Quando si pensa alla retribuzione delle donne delle pulizie negli hotel italiani, spesso si immagina uno stipendio modesto, ma i dati aggiornati al 2025 rivelano un quadro più articolato e, in alcuni casi, sorprendente per la sua varietà . Il settore dell’ospitalità è infatti caratterizzato da grandi differenze salariali, determinate da numerosi fattori tra cui la località , il tipo di struttura e la presenza o meno di contratti regolari.
La media salariale nel panorama italiano
Attualmente, il salario medio per una donna addetta alle pulizie delle camere d’albergo in Italia si aggira tra circa 12.000 e 13.000 euro lordi annui, equivalenti a una media mensile di circa 1.000-1.100 euro. Statisticamente, la retribuzione più diffusa riportata nel 2025 si attesta su 13.024 euro lordi l’anno, ovvero poco più di 1.085 euro mensili e 250 euro alla settimana, con una tariffa oraria media di circa 6,40 euro. Si rilevano comunque oscillazioni: si parte da 11.991 euro annui nelle realtà meno retribuite, per arrivare fino a poco oltre 13.200 euro annui nelle strutture e città con condizioni più favorevoli.
Qualora si considerino solo le addette alle pulizie in ambito alberghiero, la forbice oscilla fra minimi di circa 1.017 euro e massimi di 2.100 euro mensili, benché la maggior parte delle lavoratrici si collochi vicino alla media nazionale. In realtà metropolitane, in località turistiche o nella stagione alta, i salari lordamente tendono a salire leggermente, riflettendo la pressione sulla domanda di personale.
Fattori che influenzano la retribuzione
Diversi elementi determinano quello che ogni lavoratrice può effettivamente portare a casa mensilmente:
- Zona geografica: Le località caratterizzate da un’alta affluenza turistica come Roma o alcune città del nord Italia, solitamente propongono stipendi leggermente superiori alla media.
- Tipo di contratto: Il contratto regolare da dipendente è meno diffuso rispetto al passato ma offre maggiori garanzie e uno stipendio fisso. Più frequenti sono i contratti part-time e a chiamata.
- Esperienza e anzianità : Chi lavora da più anni nello stesso albergo o chi ha accumulato competenze di coordinamento può accedere ai livelli retributivi superiori (anche come capo ai piani).
- Orario di lavoro: Un impiego full-time garantisce uno stipendio di fascia alta. I turni notturni o nei weekend, invece, sono spesso pagati meno o uguali rispetto ai feriali, nonostante la richiesta di flessibilitĂ .
Le condizioni lavorative e le differenze nelle strutture
La figura della donna delle pulizie negli hotel mantiene una posizione fondamentale per la qualitĂ dell’ospitalitĂ , pur restando tra quelle con le condizioni contrattuali piĂą fragili all’interno del settore turismo. In molte strutture alberghiere si riscontra l’uso di contrattualizzazioni atipiche o stagionali, che a volte espongono le lavoratrici a irregolaritĂ salariali. Ad esempio, non è raro che alcune lavoratrici ricevano circa 7 euro l’ora, con punte piĂą basse durante i weekend, come documentato da recenti inchieste nel sud Italia.
Allo stesso tempo, hotel di fascia medio-alta o appartenenti a grandi catene internazionali garantiscono stipendi regolari e, talvolta, superiori a quelli delle piccole strutture indipendenti o dei bed & breakfast, dove spesso si ricorre a lavoro saltuario e part-time. Molte lavoratrici, infatti, combinano impieghi in piĂą strutture per raggiungere un salario sufficiente a garantire la sostenibilitĂ personale e familiare.
Ruolo, mansioni e prospettive di crescita
La figura della donna delle pulizie, spesso identificata come cameriera ai piani, ha mansioni che vanno ben oltre la semplice sistemazione delle camere. Tra i compiti principali ci sono:
- Igienizzazione e riordino delle camere dopo la partenza degli ospiti;
- Controllo dei consumabili (come salviette e biancheria);
- Segnalazione dei guasti e anomalie al servizio di manutenzione;
- Gestione delle aree comuni, inclusi corridoi e servizi igienici;
- Collaborazione con il personale della reception e il servizio housekeeping.
L’accesso a ruoli di maggior responsabilità , come capo ai piani o responsabile di team, è possibile e può offrire stipendi fino a 1.400 euro mensili nei migliori casi. Tuttavia, si tratta di una crescita interna che richiede esperienza e ottime doti organizzative. L’introduzione di corsi di formazione e specializzazione può incrementare le possibilità di avanzamento di carriera e, di conseguenza, di migliorare la retribuzione finale.
Va sottolineato che il livello di specializzazione richiesto rimane generalmente basso, con un inquadramento al livello base dei contratti collettivi di settore, nonostante la responsabilitĂ crescente dettata dal mantenimento degli standard di sicurezza e igiene.
Uno sguardo finale: tra sorprese e sfide
Se da un lato sorprende che gli stipendi medi siano leggermente superiori alle aspettative per alcune lavoratrici, soprattutto in grandi strutture e metropoli, dall’altro permane un quadro di generale precarietà economica per molte donne delle pulizie degli hotel italiani. Gli stipendi fissi e regolari rappresentano quasi un’eccezione rispetto a un mercato in cui dominano contratti atipici, orari “intermittenti” e paghe spesso legate alla sola prestazione e non all’orario. Fattori come il costo della vita o il carico fisico di questo lavoro complicano ulteriormente la situazione di tante lavoratrici del comparto.
Così, la retribuzione di chi si occupa della pulizia delle camere negli hotel italiani è, più che mai, lo specchio di un settore che alterna eccellenze a persistenti criticità . Un settore che, nonostante l’importanza strategica e il ruolo centrale nell’accoglienza turistica, continua a richiedere interventi volti a garantire dignità , tutele e giusti riconoscimenti salariali a chi ne garantisce, ogni giorno, la qualità e il funzionamento.