Per ottenere o mantenere le agevolazioni economiche più importanti offerte dallo Stato o dagli enti locali, è fondamentale conoscere con precisione cosa viene incluso nel calcolo dell’ISEE. Dal 2026, con l’entrata in vigore delle ultime normative, il rischio di commettere errori nella dichiarazione è elevato a causa di alcune recenti modifiche che incidono direttamente su quali redditi e patrimoni devi dichiarare. Si tratta di dettagli che, se trascurati, possono causare la perdita di bonus rilevanti come il sostegno all’affitto, il bonus energia, il Reddito di Cittadinanza, agevolazioni universitarie e molti altri benefici sociali riservati ai nuclei familiari con indicatori ISEE bassi.
Le componenti fondamentali che entrano nell’ISEE 2026
L’ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è il parametro che misura la situazione economica del tuo nucleo familiare. Viene determinato tramite una procedura che si basa su diversi dati dichiarativi e documentali. Nel dettaglio, le voci considerate sono:
- Reddito complessivo di tutti i componenti del nucleo familiare: non solo il reddito da lavoro dipendente o autonomo, ma anche pensioni, indennità, rendite finanziarie, redditi di fabbricati, assegni di mantenimento percepiti, borse di studio, e altri eventuali introiti. Viene considerato anche il reddito figurativo derivante dalle attività finanziarie, calcolato come rendimento presunto su giacenze medie annue di conti correnti e depositi.
- Patrimonio mobiliare, che include somme depositate su conti correnti, depositi bancari e postali, obbligazioni, titoli, azioni, quote di fondi di investimento, partecipazioni in società, polizze assicurative, crediti, ecc. Il campo del patrimonio mobiliare è stato recentemente rivisto dal D.P.C.M. 14 gennaio 2025 n. 13, che ha escluso dal calcolo determinati titoli di Stato e libretti postali, ma rimangono da dichiarare tutti gli altri strumenti finanziari e risparmi comunque detenuti.
- Patrimonio immobiliare, ovvero il valore catastale degli immobili posseduti in Italia o all’estero: case di proprietà, terreni, box, immobili dati in affitto (per i quali si considera il valore catastale rivalutato), anche se posseduti solo in parte. Rientrano nel conto anche le proprietà cointestate, sulla base della quota di possesso.
Tutte queste voci concorrono al calcolo dell’ISE (Indicatore della Situazione Economica), che si ottiene sommando il reddito complessivo con il 20% della somma di patrimonio mobiliare e immobiliare. L’ISE viene poi diviso per il parametro della scala di equivalenza, che tiene conto del numero di componenti del nucleo familiare e di eventuali particolari situazioni come la presenza di figli minori, persone disabili o non autosufficienti.
La dichiarazione DSU: cosa devi dichiarare e gli errori da evitare
Ogni anno il calcolo avviene in seguito alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), generalmente tramite CAF, Patronato o direttamente online sul sito dell’INPS. La DSU richiede di riportare, con dati aggiornati al 31 dicembre dell’anno precedente:
- Giacenza media annua dei conti correnti bancari e postali riferita a ogni singolo componente
- Saldo di ogni conto e deposito al 31 dicembre
- Dettaglio di investimenti, partecipazioni societarie, titoli, fondi, polizze
- Valori catastali degli immobili sulla base della rendita catastale aggiornata
- Targhe dei veicoli (auto, moto, barche) di proprietà
Commettere errori o omettere informazioni, anche solo parziali, può comportare non solo la perdita dei benefici, ma espone anche al rischio di sanzioni amministrative e penali in caso di controlli dell’INPS o dell’Agenzia delle Entrate. I controlli sono sempre più rigorosi grazie all’incrocio automatico dei dati tra banche, agenzie tributarie e comuni.
Bonus, detrazioni e agevolazioni: quali rischi se sbagli o sottovaluti l’ISEE
L’indicatore ISEE rappresenta il requisito fondamentale per accedere a numerose agevolazioni sociali. Se ometti anche solo una parte del reddito o del patrimonio, rischi di non ottenere:
- Bonus trasporti e agevolazioni per il pagamento di bollette di luce, gas e acqua
- Agevolazioni per le rette asilo nido e scuole materne
- Contributi per affitto o accesso a case popolari
- Riduzioni delle tasse universitarie
- Reddito di Cittadinanza o Assegno di Inclusione
- Bonus bebé, carta acquisti e altre misure di sostegno alla famiglia
L’aggiornamento dei valori ISEE per il 2026 conferma che la documentazione necessaria va raccolta con attenzione, controllando intestazioni, saldi e giacenze di ogni strumento finanziario riconducibile a ciascun membro della famiglia fino all’ultimo centesimo.
Novità 2026 e consigli pratici per non perdere le agevolazioni
Le recenti modifiche legislative hanno portato all’esclusione di alcune tipologie di titoli di Stato e libretti postali dal patrimonio mobiliare, in conformità al D.P.C.M. 14 gennaio 2025 n. 13, per cui se possiedi solo questi prodotti potresti vedere un abbassamento del tuo ISEE. Tuttavia, per tutti gli altri strumenti finanziari sono confermati obblighi di trasparenza e dichiarazione puntuale.
Per il 2026, la presenza di genitori non conviventi o di figli maggiorenni che non abbiano ancora raggiunto una propria autonomia economica o anagrafica può incidere sulla composizione del nucleo. ISEE e dichiarazione DSU dovranno tener conto di queste situazioni particolari.
L’altro punto cruciale riguarda la memoria fiscale e la raccolta delle prove documentali: per non commettere errori, assicurati di:
- Richiedere agli istituti bancari l’attestazione di giacenza media ufficiale e dei saldi annuali
- Registrare i valori aggiornati degli immobili presso il Catasto
- Verificare la posizione di tutti i componenti in anagrafe e di verificare lo stato di famiglia comunale
- Gestire con attenzione la documentazione assicurativa, in particolare se possiedi polizze vita o strumenti di investimento a lungo termine
Infine, è importante ricordare che ogni ente può disporre maggiorazioni della scala di equivalenza per famiglie numerose, disabilità o presenza di minori, il che può rendere più vantaggioso il valore risultante dell’ISEE. Verificare regolarmente le condizioni e simulare il calcolo con strumenti ufficiali sul sito INPS o CAF può fare la differenza tra l’accedere o meno ad agevolazioni fondamentali.