Il tema della garanzia sui depositi bancari è di fondamentale importanza per chiunque detenga somme di denaro presso un istituto di credito. Le regole cambiano in base al tipo di intestazione del conto, e comprendere esattamente quali somme sono effettivamente protette diventa ancora più cruciale nel caso di un conto cointestato. La tutela garantita dal sistema bancario italiano e dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) permette ai risparmiatori di dormire sonni relativamente tranquilli, ma occorre prestare molta attenzione ad alcuni dettagli normativi per evitare sorprese indesiderate in caso di crisi bancaria.
L’importo massimo garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
In Italia, il sistema di garanzia sui depositi bancari prevede una copertura fino a 100.000 euro per ciascun depositante e per ogni banca. Questo significa che se una persona ha uno o più conti presso lo stesso istituto bancario, il totale dei suoi depositi è protetto fino a 100.000 euro complessivi, non per ciascun conto ma in totale per ciascun intestatario rispetto a quella banca.
Le regole relative ai conti cointestati stabiliscono che la garanzia opera per ognuno degli intestatari del conto. Ad esempio, se un conto è intestato a due persone, entrambe beneficiano autonomamente della protezione di 100.000 euro a testa. Quindi, in caso di problematiche bancarie, la copertura massima garantita salirà a 200.000 euro per il conto cointestato. Nel caso di tre intestatari, la protezione ammonterà a un massimo di 300.000 euro, e così via, sempre mantenendo il tetto di 100.000 euro per persona.
Come si calcola la quota garantita per ciascun cointestatario
Il principio di ripartizione seguito dal FITD è quello della divisione in parti uguali, salvo diversa indicazione formale nelle condizioni contrattuali. Pertanto, se un conto presenta un saldo di 200.000 euro ed è cointestato da due persone, ciascuna è considerata titolare di una quota di 100.000 euro. Di conseguenza, entrambe le porzioni sono completamente garantite. Se però il saldo è, ad esempio, di 280.000 euro, soltanto 200.000 euro (100.000 per ciascun intestatario) ricadono sotto la copertura assicurativa, lasciando scoperti i restanti 80.000 euro.
- Conto cointestato con saldo di 150.000 euro e due intestatari: 75.000 euro a testa, entrambi completamente coperti.
- Conto cointestato con saldo di 250.000 euro e due intestatari: 125.000 euro a testa, 25.000 euro per ciascun cointestatario non sono garantiti.
- Conto cointestato con saldo di 90.000 euro e tre intestatari: 30.000 euro per ciascuno, tutti coperti interamente.
Se uno degli intestatari possiede anche altri conti (sia singoli che cointestati) presso la stessa banca, il limite di 100.000 euro si applicherà alla somma di tutte le sue quote di partecipazione in tutti i rapporti di deposito con la banca stessa. È quindi fondamentale non superare questa soglia per non rischiare di lasciare somme fuori dalla protezione del FITD.
Cosa succede in caso di giacenze superiori ai limiti di garanzia?
Molti risparmiatori, per ragioni di comodità o scarsa conoscenza della normativa vigente, mantengono somme elevate, talvolta superiori ai limiti coperti, su un unico conto o presso un unico istituto bancario. È essenziale comprendere che l’eventuale superamento del limite di 100.000 euro per intestatario lascia scoperta la parte eccedente in caso di default bancario. La porzione oltre la soglia non è vincolata da alcuna garanzia e, in caso di fallimento, potrebbe andare persa o essere recuperata solo in parte nelle successive procedure di liquidazione.
Se, a titolo d’esempio, un conto cointestato da due persone contiene 300.000 euro, il FITD rimborserà complessivamente solo 200.000 euro (100.000 per ciascun cointestatario) mentre i 100.000 euro rimanenti non sono tutelati ed entrano a rischio in caso di dissesto della banca. Pertanto è consigliato condividere i depositi tra più conti e possibilmente tra più istituti bancari distinti, così da massimizzare la protezione. Diversificando il deposito in più banche, si attiverà una copertura separata per ciascun istituto, sempre nel limite dei 100.000 euro per cointestatario e per banca.
Consigli pratici e casistiche particolari
Affinché i risparmi siano sempre pienamente protetti, occorre ricordare alcune regole basilari:
- Verificare regolarmente la quota di partecipazione nei conti cointestati e l’entità dei propri depositi presso ogni istituto bancario.
- Distribuire importi eccedenti i limiti coperti da garanzia, preferibilmente su più banche o aprendo nuovi conti con altre persone di fiducia.
- Mantenere traccia di tutti i rapporti bancari in essere, sia come titolari unici che come cointestatari, per evitare di eccedere inconsapevolmente il limite garantito.
Un aspetto spesso trascurato riguarda ciò che accade in caso di successione ereditaria o di cambiamenti contrattuali nel conto cointestato. Le quote dei depositi sono automaticamente frazionate fra gli intestatari attuali, ma possono sorgere problemi se, a seguito di un decesso o di una riorganizzazione, uno degli intestatari acquisisce anche le somme precedenti. In tal caso, la quota di garanzia va ricalcolata e il superamento della soglia dei 100.000 euro può far scattare scoperture impreviste.
Infine, nei rari casi in cui siano stipulate pattuizioni diverse (es. divisioni non paritarie delle quote), è necessario che ciò risulti esplicitamente dal contratto e sia riconosciuto dalla banca per una corretta applicazione della protezione.
Occorre sottolineare che le banche online sono equiparate alle banche tradizionali ai fini della tutela dei depositi, senza alcuna differenza sostanziale per quanto concerne la protezione accordata dal FITD ai conti cointestati.
Quando la garanzia dei 100.000 euro può essere temporaneamente aumentata
Nel sistema normativo europeo e italiano sono previsti alcuni casi eccezionali e temporanei – come il ricevimento di somme dovute a operazioni immobiliari, successioni o indennizzi assicurativi – in cui la garanzia può salire a 500.000 euro per depositante, ma solo per un massimo di 9 mesi a partire dall’accredito della somma straordinaria. Allo scadere di questo periodo, si ritorna automaticamente al limite ordinario di 100.000 euro per persona e per banca.
Per ogni risparmiatore che desideri approfondire la disciplina e le modalità operative del conto corrente bancario e delle relative garanzie, è sempre consigliabile consultare la documentazione informativa della propria banca e, se necessario, rivolgersi a un consulente esperto in materia bancaria.
In sintesi, la sicurezza dei soldi su un conto cointestato è reale ma ha un limite ben preciso. È importante essere pienamente consapevoli di come viene calcolata la protezione e di quali sono le strategie pratiche per ridurre i rischi residui, soprattutto nel caso di depositi consistenti e gestiti in regime di cointestazione.