Quando i dati di una carta di credito vengono sottratti, il rischio principale è che questi possano essere utilizzati per una vasta gamma di attività fraudolente, con conseguenze potenzialmente devastanti per la vittima. Negli ultimi anni, l’espansione delle tecnologie digitali e dei canali di pagamento online ha portato a un vero e proprio boom nelle modalità di furto e utilizzo illecito delle informazioni sensibili, rendendo necessario un livello di attenzione e consapevolezza sempre più elevato.
Come vengono rubati i dati delle carte di credito
La maggior parte delle volte, i dati delle carte di credito vengono sottratti tramite attacchi informatici mirati contro i portali di e-commerce, sistemi infetti da malware o con tecniche di phishing. Un metodo sempre più diffuso è l’uso di e-skimmer, software maligni che raccolgono i dati inseriti dagli utenti durante gli acquisti online. Una volta raccolte, queste informazioni finiscono molto spesso sul dark web, mercati clandestini dove vengono acquistate e rivendute da organizzazioni criminali. È su queste piattaforme che i dati rubati vengono acquistati per essere utilizzati o ulteriormente redistribuiti presso altri soggetti malintenzionati, come confermato da diversi casi giudiziari internazionali.
Chi entra in possesso di dati rubati di carte di credito, nella maggior parte dei casi, dispone di:
- Numero della carta
- Data di scadenza
- Codice CVV/CVC
- Nome e cognome dell’intestatario
- Indirizzo associato per la fatturazione
Oltre a questi elementi, in alcuni casi i truffatori riescono anche a ottenere PIN o altre credenziali di accesso, aumentando il rischio di successivi abusi e frodi.
Principali attività criminali rese possibili dai dati rubati
Nel momento in cui un criminale dispone delle informazioni complete di una carta di credito, può metterle a frutto in numerosi modi. Di seguito le principali attività illecite documentate dalle fonti più autorevoli:
- Acquisti online non autorizzati: L’utilizzo più comune è quello di effettuare acquisti, spesso di beni ad alto valore o difficilmente tracciabili (ad esempio oggetti di lusso, elettronica, biglietti aerei o carte regalo digitali), su siti web di tutto il mondo. Questi prodotti vengono spesso poi rivenduti in contanti sul mercato nero.
- Esecuzione di microtransazioni: Prima di compiere grandi acquisti, i truffatori spesso usano i dati per effettuare piccole transazioni allo scopo di testare la validità della carta ed evitare il blocco automatico da parte delle banche. Questa pratica viene chiamata carding e viene spesso realizzata attraverso l’impiego di bot automatizzati che agiscono su centinaia di siti in parallelo.
- Produzione di carte fisiche contraffatte: Quando hanno accesso a dati sensibili, i criminali possono clonare carte di credito tramite dispositivi appositi e utilizzarle fisicamente per prelievi o transazioni POS nei negozi.
- Frodi legate alla richiesta di prodotti finanziari: Oltre agli acquisti diretti, con i dati di una carta di credito, un malintenzionato può anche tentare di sottoscrivere prestiti, finanziamenti o abbonamenti a nome della vittima, provocando danni economici e d’immagine, soprattutto se la vittima viene segnalata come cattivo pagatore.
- Riciclaggio di denaro e spedizioni fraudolente: I dati delle carte possono essere utilizzati per facilitare il riciclaggio di denaro sporco, oppure per ordinare merce da recapitare a indirizzi fasulli, oppure farvi recapitare pacchi a nome altrui senza pagare, creando ulteriori problemi legali per la vittima.
Altri rischi: furto di identità e danni reputazionali
Non bisogna sottovalutare nemmeno il rischio di furto di identità, che si realizza quando, oltre ai dati della carta, un truffatore ottiene anche documenti personali della vittima. Con queste informazioni può creare profili online falsi per truffare terzi o danneggiare irreparabilmente la reputazione della vittima. Ad esempio, creare account su piattaforme social, piattaforme di gioco o e-commerce, attirando denunce e segnalazioni che finiranno per coinvolgere ingiustamente chi ha subito il furto.
Un fenomeno simile riguarda la clonazione delle credenziali SPID e altre chiavi di accesso ai servizi digitali. In questo caso, il criminale può prosciugare conti collegati, richiedere contributi o sussidi e compiere operazioni illegali lasciando completamente esposta la vittima a indagini e richieste di risarcimento danni.
Le pratiche meno sofisticate
Esistono anche modalità di frode apparentemente meno sofisticate ma comunque pericolose, come l’uso indebito di nome, cognome e indirizzo della vittima per la spedizione di merce non pagata, o per iscrizioni truffaldine a servizi o piattaforme di vario tipo. Queste azioni possono risultare difficili da tracciare e generare comunque seccature burocratiche e problemi di responsabilità civile e penale.
Prevenzione e consigli operativi
Vista la varietà di rischi, è necessario mantenere sempre alta la guardia sui dati delle proprie carte di credito e sugli strumenti digitali di pagamento. Ecco alcune buone pratiche riconosciute dalle principali autorità:
- Utilizzare piattaforme di pagamento sicure e aggiornate, verificando sempre l’autenticità dei siti e-commerce
- Mantenere riservate le informazioni sensibili ed evitare di condividerle via e-mail, social network o altre piattaforme facilmente intercettabili
- Attivare l’autenticazione a due fattori (2FA) su tutti i servizi che lo consentano
- Verificare con regolarità i movimenti della propria carta e segnalare immediatamente transazioni sospette
- Utilizzare password robuste e diverse per ogni account, aggiornandole frequentemente
- Mantenere il proprio PC e gli smartphone aggiornati e protetti da antivirus affidabili
In caso di furto dei dati, è fondamentale:
- Bloccare immediatamente la carta tramite il servizio clienti dell’istituto emittente
- Sporgere denuncia alle autorità
- Richiedere il controllo e l’eventuale rettifica delle informazioni presso le centrali rischi finanziari
Questi accorgimenti sono essenziali per ridurre il rischio di frodi e minimizzare i danni qualora si diventi vittime di furto dati. Vista la rapida evoluzione delle truffe online e la sofisticazione delle tecniche di phishing, rimanere informati e adottare un comportamento prudente sono condizioni imprescindibili per difendere il proprio patrimonio e la propria identità digitale.