La Cola che troviamo sugli scaffali dei supermercati europei e italiani utilizza come dolcificante principale il saccarosio, cioè il classico zucchero bianco che deriva spesso sia da barbabietola che da canna da zucchero. Nella lista degli ingredienti, lo zucchero appare generalmente come secondo elemento dopo l’acqua. Il contenuto zuccherino è significativo: in una lattina da 330 ml si trovano circa 35 grammi di zucchero, equivalenti a quasi 11 grammi ogni 100 ml di prodotto, ossia tra 5 e 7 cucchiaini da tè per lattina. In altre parti del mondo, soprattutto negli Stati Uniti, molti produttori di Cola utilizzano invece lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS), per ragioni principalmente legate al costo e alla politica agricola locale.
La composizione dello zucchero nella Cola
Il saccarosio è una molecola composta da glucosio e fruttosio in parti uguali; durante la conservazione e, in particolare, una volta ingerito, questo disaccaride viene rapidamente scisso nei due zuccheri semplici grazie agli acidi e agli enzimi presenti nello stomaco e nell’intestino. L’elevata acidità della Cola accelera questo processo già all’interno della bevanda stessa, rendendo subito disponibili il glucosio e il fruttosio. Il saccarosio dunque, sia che provenga da barbabietola o da canna, fornisce le stesse molecole di base impiegate anche dallo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio.
Differenze tra saccarosio e HFCS
- Lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, molto diffuso nel mercato statunitense, contiene una percentuale di fruttosio variabile (generalmente tra il 42% e il 55%), simile alla composizione naturale del saccarosio.
- Dal punto di vista nutrizionale non vi sono differenze rilevanti tra i due dolcificanti, anche se alcuni studi associano l’uso intensivo di HFCS a processi infiammatori sistemici. Tuttavia, le autorità sanitarie europee non riscontrano differenze significative sugli effetti metabolici.
- La scelta del dolcificante dipende spesso da motivi politici ed economici: negli Stati Uniti la coltivazione del mais è sovvenzionata, rendendo l’HFCS più economico rispetto allo zucchero tradizionale. In Europa, invece, le normative incentivano ancora l’uso del saccarosio nelle bevande.
Informazioni nutrizionali della Cola classica
La Cola è nota per essere una delle bevande zuccherate più consumate al mondo. Una lattina standard da 330 ml fornisce all’organismo non solo 35 grammi di zucchero, ma anche un apporto calorico che si aggira sulle 139 kcal. Ecco alcuni valori nutrizionali tipici per 100 ml:
- Valore energetico: circa 42 kcal
- Zuccheri: circa 11 g
- Carboidrati totali: circa 11 g (quasi totalmente zuccheri semplici derivanti da saccarosio)
- Grassi: 0 g
- Proteine: 0 g
- Sodio: circa 5 mg
Il resto degli ingredienti, come anidride carbonica (per la carbonatura), acido fosforico, coloranti (principalmente E150d, cioè caramello ammoniacale) ed aromi naturali (inclusa la caffeina), sono presenti in quantità molto inferiori.
Effetti dello zucchero della Cola sull’organismo
Il consumo regolare di bevande zuccherate come la Cola è da anni al centro del dibattito sulla salute pubblica. Mentre una lattina ogni tanto può rientrare nella dieta senza particolari controindicazioni per persone sane e attive, un’assunzione costante e in quantità eccessive può contribuire a vari problemi metabolici.
- Aumento di peso: L’ingestione frequente di grandi quantità di zucchero (> di 25 g/die raccomandati per adulti dall’OMS) è correlata al rischio di aumento ponderale. La Cola è una delle principali fonti “nascoste” di calorie liquide.
- Rischio di diabete: Il consumo regolare di zuccheri semplici, soprattutto attraverso bevande, viene associato ad una maggiore incidenza di diabete di tipo 2.
- Effetti dentali: L’elevato apporto di zucchero combinato all’acidità favorisce la demineralizzazione dello smalto e la formazione di carie.
- Effetti cardiovascolari: Alcuni studi sospettano un legame tra consumo eccessivo di zuccheri e rischio cardiovascolare, benché il nesso non sia ancora univocamente dimostrato per una singola bevanda.
Curiosità storiche e culturali
Uno degli aspetti più discussi riguarda le variazioni di ricetta nel corso degli anni e nei diversi mercati. Negli Stati Uniti, la sostituzione dello zucchero con HFCS negli anni ’80 fu fortemente dettata da ragioni economiche, legate alla politica dei sussidi agricoli che rendevano il mais più conveniente rispetto allo zucchero importato. Questo cambiamento non fu privo di critiche e, ancora oggi, alcuni consumatori cercano le versioni a base di vero saccarosio (ad esempio la cosiddetta “Mexican Coke”) per motivi di gusto e tradizione.
Nel contesto europeo, invece, la Cola continua a essere dolcificata con zucchero standard per una maggiore aderenza alle normative e per la differente struttura agricola del continente. Recentemente, il tema è tornato di attualità con discussioni pubbliche e politiche, come le richieste di personalità pubbliche di ritornare alle “ricette originali” basate su zucchero, considerate più autentiche o patriottiche in alcuni contesti sociali.
Lo zucchero e il profilo sensoriale
Nonostante dal punto di vista chimico il glucosio e il fruttosio di HFCS e saccarosio siano simili, molti appassionati e “esperti del gusto” sostengono di sentire una differenza tra la Cola zuccherata col saccarosio rispetto a quella con sciroppo di mais. Il saccarosio tenderebbe a dare un gusto più “pulito” e meno persistente rispetto all’HFCS, ma si tratta di percezioni soggettive, non sempre dimostrate da test scientifici.
Infine, nonostante siano spesso sviluppate alternative “senza zuccheri aggiunti” o con dolcificanti sintetici, la versione classica rimane tra le più popolari e diffuse, rappresentando un interessante connubio tra gusto, storia e cultura pop.